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La sfida culturale dell' Analisi Transazionale


La psicologia clinica si è trovata fin dai suoi albori di fronte alla sfida di riuscire ad alleviare le sofferenze degli esseri umani in un tempo ragionevole ed in forma duratura. Il quesito che lo Psicologo Clinico si pone continuamente è:

 

  "Qual è l 'intervento che con la massima economia mi dà i migliori risultati ?"

Il quesito non è mai stato di facile risposta, i parametri di riferimento sono eccessivamente fluttuanti.

Vediamolo in pratica con un esempio.

Giovanna soffre di fastidiosi attacchi di panico, improvvisamente ed immotivatamente prova una forte sensazione di paura che la blocca o le scatena una preoccupante tachicardia. Gli interventi di fronte a questa situazione sono vari e tutti presentano aspetti positivi e negativi. Ne elenchiamo alcuni.

             1) Giovanna affronta il suo disagio con uno Psicofarmaco.

Aspetti + : Supera il sintomo rapidamente e questo le permette di non variare il suo ritmo di vita..

Aspetti - : Potrebbe non reagire ai farmaci, o assuefarsi; potrebbe essere esposta ad una migrazione dei sintomi; sicuramente il disagio esistenziale rimane immutato.

        2) Giovanna affronta il problema con un qualunque intervento di tipo comportamentale (Desensibilizzazione, ricondizionamento, ecc ...).

Aspetti + : Supera il sintomo rapidamente e questo le permette di non variare il suo ritmo di vita.

Aspetti - : Potrebbe essere esposta ad una migrazione dei sintomi; sicuramente il disagio esistenziale rimane immutato.

        3) Giovanna lavora in chiave analitica tradizionale, ovvero affronta un lavoro che, attraverso la conoscenza del significato nascosto del sintomo,

         le permette di ristrutturare la personalità e trovare nuove opzioni.

Aspetti + : Affronta sicuramente le radici intrapsichiche della difficoltà.

Aspetti - : Il trattamento ha una durata di molti anni; solo lentamente la persona trova sollievo; il sintomo continua a condizionare la vita del soggetto e del suo ambiente per un lungo tempo; la lentezza ed i costi possono facilmente scoraggiare prima del raggiungimento di ragionevoli risultati.

 

Un aspetto che volutamente non abbiamo considerato è rappresentato dai limiti applicativi di ciascun intervento, mi riferisco al fatto che alcune problematiche non sono assolutamente reattive ad un approccio mentre lo possono essere ad un altro. A parità di efficacia vediamo che ciascun intervento presenta pregi e difetti e la contemporaneità degli interventi è possibile solo in alcuni casi (intervento farmacologico + intervento comportamentale o analitico).
Tornando al quesito di partenza:

 "Qual è l 'intervento che con la massima economia mi dà i migliori risultati ?"

             Vediamo che la risposta, anche in questa semplice e frequente situazione, è difficile. Durante gli anni 40 e 50 la risposta a questo quesito veniva da due                  grandi filoni contrapposti:

        La Psicoanalisi ed il Comportamentismo.

 

Il pregio della Psicoanalisi è sicuramente di permettere alla persona di ristrutturarsi, di visionare il sé e le radici della sofferenza psichica, permettendo una rinascita psicologica.

Però quali costi?

Quanto tempo?

Personalmente non riesco a fare a meno di pensare a Woody Allen ed i suoi 14 anni di analisi!

L'approccio Comportamentale, qualunque sia l'indirizzo, si distingue per il suo essere spavaldo, rapido, che va al cuore del sintomo. Insomma l'obiettivo è quello di avere un rapido giro di boa rispetto al sintomo.

Tanta efficacia è però contraddetta dalla persistenza del disagio esistenziale che spesso l' approccio comportamentale lascia invariato.


In tempi recenti alcuni hanno pensato di risolvere la dicotomia tra lavoro intrapsichico e lavoro comportamentale suggerendo di far seguire al lavoro comportamentale la psicoanalisi ortodossa !!

Lo scenario dell' America degli anni 40 e 50 trovava di fronte due scuole: la Psicoanalitica o comunque l'approccio intrapsichico e del profondo e l' approccio Comportamentale. In ambedue i campi ribolliva il disagio degli operatori e la ricerca di strumenti che coniugassero rapidità dell'intervento con lavoro intrapsichico.

La ricerca di una via breve alla psicoterapia che risolvesse sintomo e disagio esistenziale era il furore ossessivo che percorreva i colleghi e la cultura psicologica americani. Questo era lo scenario in cui è nata l' Analisi Transazionale.

Che significato ha avuto questa influenza culturale ?

L' Analisi Transazionale fin dal primo momento ha cercato di indicare una via di incontro tra il lavoro intrapsichico ed il lavoro sociale e comportamentale ovvero integrare in un unico intervento il lavoro che permette di superare il sintomo mentre affronta il disagio esistenziale.

La storia dell'AT è quindi la storia dello sviluppo di questa ricerca e ne riassumiamo qui i passi fondamentali.

  1. Il primo elemento è l'individuazione degli Stati dell'Io, ovvero della coesistenza di strutture psichiche coerenti e contemporaneamente presenti; l'individuazione degli S.d.I. ha immediatamente reso comprensibile come fosse possibile nel "qui ed ora" attraverso comportamenti contraddittori soddisfare esigenze copresenti, diverse ed attuali.

  2. La teoria sugli S.d.I. ha permesso nuove teorie sulla comunicazione. Le Transazioni, difatti, sono mezzi comunicativi di almeno tre parti della personalità di ciascun individuo. Questa constatazione offre all'operatore un mezzo evidente sul piano sociale per individuare diverse istanze dell'Io. La conseguenza rilevante è che si può partire da ciò che uno fa per leggere contenuti e fami sia dell'Adulto che del Bambino e Genitore intrapsichici.

  3. I giochi rappresentano la successiva individuazione di un modo particolare di strutturarsi delle Transazioni. La scoperta dei giochi psicologici ha reso possibile capire come gli individui tentano di salvare capra e cavoli nel "qui ed ora", ovvero come cercano contemporaneamente di tener conto delle istanze del Genitore introiettato, dei bisogni del Bambino arcaico e delle esigenze dell'Adulto.

  4. La ricerca sul copione è la parte finale della nostra storia, quella che ancora stiamo scrivendo, probabilmente è la parte che maggiormente ci permette il raccordo con le istanze pulsionali genetiche.

A questo punto siamo alla storia recente.