Torna all’indice della sezione: “L’Analisi Transazionale”


Uno sguardo d’insieme all’Analisi Transazionale

L'Analisi Transazionale è una corrente psicologica e psicoterapeutica di matrice psicoanalitica sviluppatasi negli anni '50 per opera di Eric Berne, psichiatra e analista.
Quando il 15 luglio 1970 a soli 60 anni Eric Berne moriva lasciava un vuoto nel mondo scientifico e culturale difficilmente riempito dai suoi allievi ed eredi.
Attualmente l'AT è diffusa in tutto il mondo e quotidianamente viene utilizzata dagli operatori nei vari campi di intervento (psichiatria, scuola, organizzazioni) portando aiuto e sollievo a migliaia di persone.
La teoria ed il metodo dell'AT ancora oggi risultano rivoluzionari e radicali.
Rivoluzionario in quanto ribalta e cancella il vecchio tabù secondo cui il mondo intrapsichico e le relazioni interpersonali non possono essere coerentemente e contemporaneamente compresi.
L'AT fornisce un modello che permette una visione integrata alle vicende sia "sociali" che "interiori" (per saperne di più vai a " La sfida culturale").
Focus del modello è la teoria degli stati dell'Io (Genitore, Adulto, Bambino), definiti come sistemi coerenti di pensieri, sentimenti e modelli di comportamento. Intorno ad essa si articola l'intero impianto teorico clinico, i cui punti nodali sono:

  1. lo studio delle modalità relazionali sul versante sociale e su quello psicologico (transazioni - "giochi" - "ricatti" psicologici).

  2. la teoria dello sviluppo della personalità secondo il modello degli stati dell'Io.

  3. l'analisi del "copione", visto come schema inconscio di vita che, costruito sulla base di programmi cognitivi - emotivi - somatici - comportamentali, limita le potenzialità dell'individuo e ne irrigidisce le modalità relazionali.

L'AT è radicale in quanto restituisce il potere del cambiamento al paziente fornendo validi strumenti non solo per la comprensione di chi siamo e cosa facciamo ma anche per la ristorazione e ristrutturazione del Sé sofferente.
L'AT è rivoluzionaria e radicale anche per l'impatto sociale.
Il setting di gruppo, la terapia contrattuale, la biunivocità della relazione terapeutica, la semplicità del linguaggio l'hanno resa la "Psicoanalisi" popolare per eccellenza.
Essere una Psicoterapia popolare ha posto l'AT di fronte a due frontiere, una è rappresentata dalla sfida quotidiana ad affrontare situazioni cliniche e sociali emergenti; l'altra è rappresentata dalla diffusione delle idee e teorie a volte caotica, mistificata, che alterano la visibilità del modello.
La continua ricerca applicata e la diffusione di uno standard teorico e pratico di alto livello qualitativo sono i due compiti a cui è chiamato l'Analista Transazionale singolarmente ed attraverso le Associazioni nazionali ed internazionali.
L'associazione europea (E.A.T.A.) e quella internazionale (I.T.A.A.) garantiscono elevati standard di formazione e ricerca ed attraverso un rigoroso processo di certificazione, di esclusiva pertinenza, garantiscono la professionalità degli operatori.